Un racconto di viaggio dei nostri amici Vito e Francesca, che hanno percorso la Via Francisca nell’inverno 2019.
“A me e mia moglie Francesca piace molto camminare ed appena abbiamo del tempo a disposizione, pratichiamo diverse camminate, soprattutto nel parco RTO che è proprio vicino casa nostra. Quando abbiamo scoperto che la Via Francisca passa proprio da Castiglione Olona, nostro paese di residenza, ci siamo detti “non possiamo mica non farla!” e così l’abbiamo percorsa tutta fino a Pavia in 2 volte. La prima parte quest’estate da Ponte Tresa fino a casa, cioè a Castiglione Olona in 2 giorni dormendo a Brinzio. È stata una bella emozione arrivare direttamente a casa a piedi!
La seconda parte da Busto Arsizio a Pavia in 3 giorni (abbiamo saltato il pezzo di ciclabile Castiglione-Castellanza perché facendola spesso la conosciamo a memoria). Non sapendo da dove partisse la via da Busto Arsizio ci siamo fatti accompagnare al Centro Stoà, veloce colazione e poi chiedendo un po’ in giro, siamo arrivati al parco alto milanese (purtroppo nessuno conosceva la Via, alcuni praticanti di Nordic Walking hanno riconosciuto il simbolo della Via Francisca che gli avevamo fatto vedere e ci hanno accompagnato dove lo avevano visto). Abbiamo diviso il percorso in 3 tappe tutte più o meno da circa 25km:
1 tappa – Busto – Boffalora sopra Ticino (dormito al b&b La Corte sul Naviglio a 30€ a testa con colazione)
2 tappa – Boffalora – Besate (b&b Magnolia a circa 2km dal cammino sempre a 30€ a testa con colazione)
3 tappa – Besate – Pavia (affittacamere a 25€ a testa con possibilità di far colazione)
È stato un bel cammino, soprattutto da Ponte Tresa a Brinzio, e dopo Castelletto di Cuggiono dove si inizia ad affiancare il Naviglio Grande. E’ impressionate come scorra veloce e silenziosamente, era quasi come camminare in meditazione, per non parlare poi di quando incontri le risaie con tutti quei canali ed Aironi. L’ arrivo a Pavia è stato un bel mix di emozioni, un po’ perché il termine di un cammino ti rende sempre felice per l’arrivo “ce l’hai fatta a piedi, grande!”, un po’ ti rende triste perché l’hai terminato e quindi devi ritornare alla realtà di tutti i giorni ed infine perché purtroppo le vesciche si facevano sentire e non vedevamo l’ora di stenderci e togliere le scarpe.
Chiedendo un po’ in giro dove ci fermavamo per bere o mangiare qualcosa, mi è stato confermato che iniziano a vedere parecchie persone con gli zaini, qualcuno ci ha anche offerto un caffè, che magari potrebbe essere poco, ma è sempre ben apprezzato, vuol dire che forse ci stiamo un po’ avvicinando, anche se secondo me con fatica, ad una mentalità di ospitalità pellegrina. Il massimo sarebbe trovare accoglienze e strutture a prezzi più modici, ma purtroppo in Italia non è facile. Anche i timbri non sono stati facili da trovare, per il resto la via risulta essere semplice da percorrere, ben segnalata e dove non ci sono cartelli, trovi sempre qualche adesivo che ti assicura di essere sulla strada giusta.
Peccato per l’alta presenza di rifiuti all’interno del parco alto milanese, alcuni anche con principi di incendio(spero che i comuni interessati siano al corrente della situazione e intervengano al più breve).
Noi siamo super disponibili ad aiutare nella diffusione della Via Francisca, se possiamo far qualcosa.
Un grosso abbraccio
Vito e Francesca