Nel 2017 in Italia venivano distribuite 17mila credenziali. Sei anni dopo erano oltre centomila. Da sei cammini si è passati a 92. Numeri che spiavano da soli il crescente interesse che vede una crescita a doppia cifra anno su anno. Siamo ancora molto lontani dai dati di Santiago dove ormai si viaggia verso le 500mila presenze che arrivano a prendere la famosa Compostela che certifica l’avvenuto cammino almeno per gli ultimi cento chilometri.
Nella splendida sala della Loggia ad Ancona per UlisseFest di Lonely planet Italia hanno affrontato il tema del cammino tre protagonisti con diverse competenze: Monica Nanetti, fondatrice del progetto Se ce l’ho fatta io, autrice per Terre di mezzo di diversi volumi di viaggio e cammini, Stefano Lorenzi di Appennino slow che coordina La via degli dei, il più importante cammino insieme con la Via Francigena e il nostro direttore Marco Giovannelli, autore della guida La via Francisca del Lucomagno. I tre relatori erano presentati moderati da Denis Falconieri, grande camminatore e autore di diverse guide della Lonely planet.
“Il successo della Via degli Dei – ha esordito Lorenzi – con oltre 22mila presenze nel 2023 è frutto di diversi ingredienti. Il percorso da Bologna a Firenze esplorando l’Appennino con tanti paesaggi diversi è il primo elemento. Poi serve una buona organizzazione e tanta comunicazione. Elementi che sono frutto del lavoro tra ente pubblico e realtà private. Oggi ci sono decine di strutture e il nostro maggior merito è dare prospettiva di lavoro ai giovani per non lasciare le proprie terre. Le persone che arrivano sono contente di vivere una esperienza unica perchè arrivare a Firenze a piedi non ha eguali”.
Monica Nanetti ha raccontato la sua esperienza sia come autrice che camminatrice, ma soprattutto come persona che pedala, come ama definire lei. “Se ce l’ho fatta io, dopo la mia prima esperienza da casa a Roma lungo la Francigena, diventò un modo di dire che ha portato tanti a credere possibile questo modo di viaggiare. L’elogio della lentezza non è uno slogan. Si apprezza il viaggio in modo diverso. Si scopre che i territori ben organizzati crescono e le persone si sentono sicure e così si capisce l crescita del numero delle donne in cammino”. [lefoto id=1697748]
Denis Falconieri ha stimolato il dibattito entrando in più temi che hanno tenuto al centro i territori e le opportunità del vivere l’esperienza del cammino.
“La Via Francisca si sviluppa in territori fortemente antropizzati, ma lo stupore di chi percorre i 135 chilometri dal lago Ceresio a Pavia è sempre forte perché non ti aspetti tanta bellezza e ambiti naturalistici. Una via caratterizzata dall’acqua e dalla storia. Un cammino adatto a tutti e che può essere una palestra proprio perché la semplicità del percorso. Nel Varesotto sono nati decine di gruppi spontanei di cammino che si ritrovano anche più volte alla settimana. Una esperienza che fa bene per tante ragioni: si socializza con un’attività virtuosa che fa bene alla salute e fa scoprire i propri territori”.[lefoto id=1330485]
Il cammino sta diventando un prodotto turistico di livello e questo favorisce tante opportunità. Davanti a oltre cento persone l’incontro ha fatto conoscere esperienze e itinerari anche oltre quelli per cui lavorano Lorenzi e Giovannelli. La crescita del numero dei camminatori è un indicatore importante e c’è un clima diverso rispetto a solo pochi anni fa.
L’interesse della Lonely planet, leader assoluto per l’editoria di viaggio, è un altro elemento interessante e la risposta del pubblico conferma la passione per un tema sempre più attuale.