Giovanna ha voluto renderci partecipi del suo cammino lungo le prime quattro tappe della Francisca, passo dopo passo e pensiero dopo pensiero. Il racconto completo sul suo blog “Comodamentesedute“.
<< Prima che l’esperienza diventi ricordo, desidero raccontare la storia di questo cammino che considero una delle più belle esperienze che la vita mi abbia offerto, perché raccontandola io possa anche solo un poco suscitare in ciascuna di voi, amiche mie, il desiderio e il coraggio di mettervi in cammino, di misurarvi con i vostri limiti, di sfidare le vostre paure e le vostre debolezze, perché alla fine, noi possiamo essere il più grande ostacolo verso noi stesse oppure la più grande forza >>. Così comincia il suo racconto e così continua:
<< Prima tappa: Lavena Ponte Tresa – Ganna
Questa prima tappa è immersa nella natura. Questo è il giorno in cui mi sono sentita più forte, determinata e fiera di me. Sono partita la mattina con il mio zaino in spalla, ho preso due treni e un pullman per arrivare al punto di partenza del mio cammino ed ero carichissima di emozioni ed entusiasmo. Di quel giorno ricordo lo stupore per la bellezza dei paesaggi che mi circondavano, e la gioia di stare realizzando un sogno cullato a lungo. La sera, splendida accoglienza del proprietario all’albergo Trerisotti dove ho anche cenato. Parola del giorno: Entusiasmo.
Seconda tappa: Ganna – Varese
La seconda tappa della Via Francisca ha come obiettivo uno dei luoghi più incantevoli della provincia di Varese:
il Sacro Monte. Questa tappa mi ha letteralmente lasciato senza fiato per la sua bellezza e per la sua faticosa salita.
Mentre la percorrevo, il mio obiettivo era camminare senza fretta di arrivare alla meta, perché il cammino stesso era per me un grande traguardo. Così mi sono concessa una sosta preziosa ad ogni cappella per scattare qualche foto e rivolgere un pensiero alle persone care della mia vita.
Grata alla signora Adriana del B&B villa Adriana per la camera confortevole e molto graziosa che mi ha messo a disposizione, per il suo sorriso cordiale e sincero, per il suo gatto bellissimo che mi ha fatto sentire a casa. Parola del giorno: Consapevolezza.
Terza Tappa: Varese – Castiglione Olona
La terza tappa della Via Francisca mi ha portato a scoprire nuove aree verdi. Partendo dal centro di Varese ho attraversato la città raggiungendo prima Capolago, poi Gazzada, Morazzone per arrivare alla bellissima Castiglione Olona.
Questa è stata in assoluto la tappa più faticosa. Il peso dello zaino non mi ha dato tregua un solo istante e la stanchezza dei km percorsi implorava di essere considerata. Il mio corpo cercava un riposo che non ero ancora pronta a concedere. Quel giorno ho sbagliato strada due volte macinando km supplementari e il b&b che avevo prenotato distava a un’ora di cammino dall’arrivo della tappa. Vi dico la verità, ho creduto di non farcela. E’ stato il punto più alto dello scoraggiamento. Poi al mio arrivo al b&b Morazzone, ho trovato ad accogliermi il signor Beppe, il proprietario, grande camminatore da sempre, che ha consolato la mia stanchezza con un’ottima cena e un sonno ristoratore. Parola del giorno: scoraggiamento.
Quarta tappa: Castiglione Olona – Castellanza
La quarta tappa della Via Francisca si è svolta completamente lungo il vecchio tracciato ferroviario che da Castiglione Olona segue il fiume fino a Cairate. Al termine ho preso il treno e fatto ritorno a casa. Mille pensieri per la testa, e nel cuore un milione di sentimenti, primo fra tutti la gratitudine. Grata ai miei bastoncini da trekkingche mi hanno tenuto costantemente compagnia evitandomi cadute rovinose e inciampi pericolosi. Grata alle mie gambe che mi hanno sorretta senza tradirmi fino all’ultimo. Grata al mio zaino e al suo peso, che mi ha fatto pensare che il cammino alla fine, è un po’ come la vita, e quel peso che ci portiamo sulle spalle del quale faremmo volentieri a meno certi giorni, per viaggiare leggeri, altro non è che l’ esperienza preziosa che ci risparmia qualche scivolone doloroso >>
E così ha concluso: << Ma la consapevolezza più grande che mi ha spalancato il cuore è che ho scoperto che
abbiamo una forza dentro di noi, e anche quando crediamo di averla completamente esaurita come di incanto ne salta fuori altra e altra ancora,
ed è con quella forza li che troveremo sempre il coraggio di andare avanti, nonostante tutto >>.